venerdì 7 novembre 2014

L'Olandese Volante



Una nave maledetta, destinata a vagare in eterno. Uomini prigionieri tra massicce doghe di legno, che per il resto della vita non potranno sentire sotto le suole la fermezza della terra. Un capitano punito per chissà quale orribile colpa: ha sfidato Dio? ha ceduto alle lusinghe del Diavolo? ha cercato di superare i limiti umani? Questo è l’Olandese Volante.






Le sue vele sono consumate, non si sa come la chiglia resista ancora, si narra perfino che sul suo ponte malmesso si sia intravisto lo spettro del capitano giocare a dadi con il Diavolo in persona. Una splendida e terrificante leggenda quella dell’Olandese Volante…non si è nemmeno certi se quello sia il nome della nave o il soprannome dato al suo capitano. Le origini di questa immagine folkloristica sono incerte, alcuni dicono olandese, altri inglese…tuttavia il primo resoconto di questa leggenda possiamo trovarlo nell’opera “Voyage to Botany Bay” scritta da George Barrington nel 1975. Si narra che questa leggenda abbia influenzato il comportamento dei marinai nel corso della storia e che essi fossero terrorizzati dalla possibilità incontrare per mare il nefando vascello.

Ovviamente, non potendo parlare di una nave senza dare la giusta importanza a chi la governa, spendiamo qualche parola riguardo il suo capitano: Van der Dekken. Questo personaggio è ispirato, secondo alcune fonti, al capitano olandese Bernard Fokke, argomento di molte discussioni in quanto si dice che a suo tempo riuscisse a fare spola tra l’Olanda e l’isola indonesiana di Giava ad una velocità fuori dal comune. La credenza popolare era che egli avesse stretto un patto col diavolo. Secondo altre fonti, invece, il capitano Van der Dekken era un uomo avido e risoluto, talmente sicuro di sé da non fermarsi davanti a nessuna avversità. Fu proprio questa la condanna per lui, il suo equipaggio ed il suo veliero: nell’avvicinarsi al Capo di Buona Speranza, la nave andò incontro ad una potente tempesta, il capitano decise di proseguire in ogni caso, sebbene si dice avesse udito in sogno una voce che lo implorava di cambiare rotta. Prossimo al naufragio, Van der Dekken invocò allora il Diavolo promettendogli la propria anima in cambio della salvezza.


Questa leggenda fu ripresa e modificata più volte da diversi autori, tra i quali il nostro venerato ed osannato mastro Oda. Incontriamo per la prima volta Van der Dekken nel capitolo 606 del manga, tuttavia l’immagine regalataci da Oda è leggermente diversa da quella della leggenda. Dekken, ottavo discendente del “vero” capitano dell’Olandese, è a piede libero nell’isola degli uomini pesce, non costretto a rimanere sulla propria nave.




Il suo carattere conserva i tratti originali, è un personaggio avido e meschino, mentalmente instabile, capace di ricorrere ai più malvagi stratagemmi per ottenere ciò che vuole: si veda ad esempio la povera principessa Shiraoshi, obiettivo ambitissimo dall’uomo-pesce, cui è stata scagliata contro la gigantesca Noah a causa dell’ennesimo rifiuto. Secondo la leggenda raccontata da Oda, il Dekken di centinaia di anni fa, assieme al suo equipaggio incappò in una forte tempesta, ricalcando così la storia originale. Divenuto ormai folle, il capitano sterminò la propria ciurma gettandola in mare, attirando così su di sé le ire degli dei che lo condannarono a vagare in eterno. Dekken, dopo tempo, reclutò una nuova ciurma che potesse badare alla nave, ed è questa la ciurma che si scontrerà con i Mugiwara a 7000 metri di profondità. L’Olandese volante è una delle navi più grandi e maestose mai apparse nel mondo di One Piece, omaggio di Oda ad una delle leggende più famose...

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